New York: la prima tappa del Tour del Gen Verde in Stati Uniti. Laboratori, messe, incontri indimenticabili e un concerto con una sala piena.
È difficile credere che sia passata solo una settimana dal nostro arrivo negli Stati Uniti. Tante persone e tanti bei momenti condivisi in quello che sembra più di un mese! In questa news vi raccontiamo cosa è stato per noi questo periodo, cosa abbiamo provato e vissuto… anche se è difficile da descrivere in pochi paragrafi.
Siamo arrivate a New York per andare direttamente a Hyde Park, dove si trova la Mariapoli Luminosa. Questa meravigliosa cittadella del Movimento dei Focolari ci ha fatto sentire subito a casa e accolti dalla sua comunità. Lì abbiamo potuto riposare, abituarci al fuso orario e incontrare persone meravigliose.
Dopo un paio di giorni eravamo alla St. John’s University, nel Queens, a New York. Un magnifico campus con oltre 20.000 studenti e una pastorale universitaria molto attiva che, come noi, aspettava questo momento dal 2019.
“Gen Verde in Concert” nel Queens, NY
“The Little Theatre” nella “St. John’s University”, è stato la sede del primo concerto del tour e non poteva andare meglio. Un pubblico straordinario con molti giovani dell’università, ma anche con una grande varietà di età, da giovani famiglie in su!
La scaletta del concerto, realizzata appositamente per questo tour negli Stati Uniti, tocca molti temi di attualità: razzismo, ambiente, immagine di sé/mancanza di autostima, violenza, ingiustizia, dipendenze… temi che sono essi stessi la causa della polarizzazione che affligge questo straordinario Paese – e anche molti dei Paesi da cui proveniamo.
“Questo concerto è stato fantastico. Non avrei mai potuto immaginare una cosa del genere. È stato così chiaro che ciò che si canta è ciò che si vive nella vita di tutti i giorni. Non dimenticherò mai questa serata finché avrò vita“, le parole di uno degli studenti che sono venuti al concerto e che non conoscevano il Gen Verde prima. Un altro studente ha detto: “La musica era straordinaria e mi sono piaciute molto le introduzioni alle canzoni – Gen Verde ci ha portato delicatamente in un viaggio, toccando così tanti temi importanti, e mi sono ritrovata a dire più e più volte: ‘Sì, questo è ciò in cui credo’. Mi è piaciuto molto!“.
Colomba Bai (pianista, Corea) ha detto del concerto: “Il teatro era pieno e il pubblico era vario, anche per età, per internazionalità. Un po’ come noi! E la risposta dei partecipanti era molto chiara… man mano che il concerto andava avanti sentivo che il pubblico stava davvero capendo il senso di ogni canzone e un po’ alla volta il palco e il pubblico si univano, come se fossimo una cosa sola. Non dimenticherò mai una bambina che mi ha detto: ‘Mi è piaciuta molto la tua canzone (“Arumdaun Girl (Who Are You?)“) e la sua introduzione’, che poi è la mia esperienza… ed ho pensato che forse questa bambina sta vivendo la stessa cosa. Le sue parole mi hanno dato molta gioia e il anche coraggio di andare avanti nella nostra missione“.
Workshop artistici e Messe a Brooklyn
Ma non è finita con il concerto, il giorno dopo siamo andate a Brooklyn nella parrocchia cattolica di San Giovanni Battista per tenere dei laboratori artistici con la sua comunità. I giovani sono arrivati timidi e diffidenti. Avevano un’età compresa tra i 7 e i 28 anni… e quello che hanno realizzato durante i laboratori è stato impressionante! Sicuramente la cosa più bella è stata vedere la differenza in loro da quando sono arrivati ai laboratori a come ne sono usciti. Abbiamo concluso l’incontro con una “performance”, in modo che i loro genitori e/o accompagnatori potessero vedere il risultato del lavoro insieme e ascoltare alcune delle nostre canzoni. Erano così orgogliosi e lo eravamo anche noi! Alla fine, eravamo tutti d’accordo che questo non poteva essere un evento unico. Dobbiamo tornare a Brooklyn!
Il giorno successivo abbiamo cantato durante la Messa, che celebrava la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Era pieno di energia e la parrocchia vincenziana era piena della sua fantastica comunità, che è al servizio delle persone in difficoltà. Ci siamo sentite circondate da una generosità travolgente!
“L’esperienza nella parrocchia di Brooklyn è stata indimenticabile. Mi vengono in mente le parole ‘fuoco dello spirito, chiesa viva, compassione, comunità, condivisione’. Questo era uno dei luoghi in cui sognavamo di più di venire da quando abbiamo iniziato l’idea del tour! Vedere questa comunità vincenziana, quanto vivono per la loro gente… e avere l’opportunità di fare dei laboratori con loro, è stato incredibile! Vedere il cambiamento nei bambini è stato spettacolare. Ci sentiremo sempre parte di questo posto e vorrei che tutta la Chiesa fosse così, davvero. Sono per sempre grata. Mi sono sentita a casa dal primo momento in cui sono arrivata“, dice Adriana Garcia Garcia (bassista, Messico).
Visitando la città che non dorme mai!
Naturalmente, prima di lasciare New York e dirigerci verso la prossima tappa del tour, abbiamo visitato la città di New York e i suoi famosi punti di riferimento, come il Rockefeller Center, il Ground Zero Memorial, il World Trade Center, la Statua della Libertà. “Per me, poter tornare a New York, dove ho vissuto per un paio di anni in passato, è stato speciale. E poter venire insieme al Gen Verde… dato che proveniamo da 14 Paesi diversi, venire in questa città così diversa e portare la testimonianza di come vogliamo costruire un mondo più unito, costruire ponti con tutti… penso che sia così potente“, le parole di Nancy Uelmen (pianista, USA), che aggiunge “Iniziare questo tour qui a New York è un desiderio che si avvera. Abbiamo sognato questa idea insieme alla famiglia vincenziana per alcuni anni, e ci sono stati molti ostacoli che abbiamo dovuto superare, ma ad ogni passo abbiamo sentito che Dio aveva in mente qualcosa di speciale per questo tour e per questa parte di New York“.
Per saperne di più sulla nostra prossima tappa a Philadelphia, Pennsylvania, e su tutti i prossimi eventi e concerti del tour, vai alla sezione TOUR del nostro sito!
