Il nostro tour negli Stati Uniti prosegue con le tappe di Filadelfia e Atlanta.
Le prime tre settimane del nostro tour negli Stati Uniti sono passate velocemente… tuttavia l’esperienze che stiamo vivendo sono così profonde da farci pensare che siamo qui da una vita.
I nostri giorni con i Vincenziani a Filadelfia, Pennsylvania
Dopo New York, abbiamo trascorso 3 giorni a Filadelfia, dove abbiamo avuto modo di approfondire l’amicizia con la Famiglia Vincenziana e la sua spiritualità. Il loro amore per i poveri e per tutti coloro che incontrano è stata una testimonianza molto forte della vita e della vitalità del loro carisma.
Siamo state ospitate nel Centro Vincenziano, accanto al Santuario di Nostra Signora della Medaglia Miracolosa dove, mercoledì 27 settembre, abbiamo animato la messa della Festa di San Vincenzo de Paoli. Alla celebrazione si sono uniti gli amici della comunità dei Focolari che abbiamo potuto salutare con gioia.
Nei giorni trascorsi a Filadelfia siamo riuscite anche ad andare a conoscere la città e alcuni dei luoghi più importanti della storia di questo Paese: abbiamo visitato la Liberty Bell, abbiamo seguito il percorso dell’abolizione della schiavitù e visitato anche l’Indipendence Hall, dove è stata scritta la Costituzione americana.
Un riassunto dei nostri giorni ad Atlanta, Georgia
Il nostro primo incontro ad Atlanta è stato con la comunità locale dei Focolari. La loro accoglienza e la profondità dei rapporti instaurati ci hanno fatto sentire come se ci conoscessimo da sempre. La sera abbiamo animato la messa nella Parrocchia Holy Cross, dove abbiamo trovato una comunità molto bella.
Il giorno successivo abbiamo partecipato ad una messa animata da un fantastico coro Gospel. Grazie alla parrocchia “Our Lady of Lourdes”, perché ci siamo sentite accolte da una vera famiglia!
Altra esperienza molto forte vissuta ad Atlanta è stata la visita al Martin Luther King Center. La testimonianza del coraggio e della dedizione del Dr. King per la giustizia e l’uguaglianza è stata potente, ispirante e ci spronerà certamente a vivere il nostro ideale, “che tutti siano uno”, perché anche se è vero che c’è ancora molta strada da fare, è vero anche che abbiamo grandi esempi da imitare.
Workshop artistici alla Cristo Rey Jesuit High School di Atlanta
Dal 2 al 6 ottobre abbiamo sviluppato dei workshop artistici con alcuni studenti della scuola. I ragazzi non erano molti, ma erano appassionati, impegnati e talentuosi e hanno presentato con orgoglio il loro lavoro nel nostro spettacolo di venerdì 6 ottobre, di fronte ad oltre 500 giovani della scuola e agli amici del Focolare venuti a vedere lo spettacolo.
Questi sono alcuni feedback che, in qualche modo, rappresentano quello che hanno detto tutti i partecipanti dopo i laboratori:
“Personalmente non sono una persona che si mette in gioco, non sono una persona che parla molto, ma questa esperienza mi ha aiutato a uscire dal mio guscio, a parlare con le persone. Di solito lavoro da sola, e qui ho capito che è più impegnativa lavorare in gruppo, ma farlo mi ha spinto a parlare con loro, a cercare di capire da dove vengono… porto per la mia quotidianità questo di mettermi più in gioco, di essere più aperta ad accettare le persone, le loro idee”.
“Di solito faccio queste cose da sola, sono molto timida, allora partecipare qui, con tutti gli altri, in squadra, ci ha fatto attraversare le sfide insieme. Credo che far parte della squadra e vedere gli altri, mi ha aiutato a non tirarmi in dietro e uscire di me stessa e la mia timidezza”.
Il 4 ottobre abbiamo fatto un “Meet Gen Verde” dove abbiamo incontrato la comunità della parrocchia “Holy Cross” di Atlanta, per la festa di San Francesco d’Assisi. Abbiamo ricevuto un’accoglienza incredibilmente calorosa dal parroco e dalla comunità di questa parrocchia vivace e molto attiva.
Atlanta riassunta nelle parole di due componenti del Gen Verde
“È interessante perché abbiamo cantato e trovato la comunità de una parrocchia francescana, poi i nostri workshop artistici erano in una scuola gestita dai gesuiti. Abbiamo iniziato il tour a New York, con la famiglia vincenziana. Quindi, per noi, questo è davvero un viaggio incredibile, perché vedere tutte queste spiritualità della Chiesa riunite, ci ha confermato, ancora una volta, che la musica non è solo una scusa per unire le persone, ma è davvero uno degli strumenti più potenti per portare il messaggio del Vangelo a tutti”, il punto di vista di Christina Wang (batterista, Malesia).
“Per me questi giorni ad Atlanta sono stati molto speciali, non tanto per quello che abbiamo realizzato, per le canzoni che abbiamo cantato, quanto per la preparazione che abbiamo avuto. Cioè, abbiamo camminato nelle strade che Martin Luther King stesso ha percorso, abbiamo conosciuto, in un certo senso, la sua gente, abbiamo sentito cantare un coro Gospel durante la messa, che ci ha fatto pregare col corpo, con la voce”, riassume Alessandra Pasquali (cantante e attrice, Italia).
“Dire qui che ‘l’odio non può vincere la crudeltà, solo l’amore lo fa’ (parole del brano “Solo la Luce – Only Light”, ispirate a MLK), proprio le parole di Martin Luther King, è stato particolarmente speciale. Perché sentivo che, prima di tutto, dovevano essere vita in me, altrimenti sarebbe rimasto soltanto un ricordo di questa figura specialissima, che ha ispirato la mia vita e quella del gruppo del Gen Verde, di tutto il Gen Verde”, conclude Alessandra.
La prossima tappa è a Texas: Houston e Corpus Christi. Per saperne di più sugli eventi e concerti, vai alla sezione TOUR del nostro sito!
