Dopo la prima tappa del tour, a Stadthagen, il Gen Verde ha continuato il suo tour in Germania, e poi in Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca. Ecco una sintesi di quanto si è vissuto in questo mese!
Subito dopo la bellissima prima tappa del tour, a Stadthagen, è stata la volta dello speciale concerto a Vechta, dove hanno suonato per circa 70 detenute, tra le quali giovani e adulte che sono lì per alcuni mesi, anni o anche per tutta la vita.
“Il mio primo pensiero quando ho saputo che avremmo fatto un concerto in un carcere, era di gioia, perché pensavo quanto fosse bello poter portare un po’ di allegria e sfogo a queste donne”, racconta Christina Wang (Malesia), batterista del Gen Verde, “ma alla fine del concerto mi sono trovata io stessa aiutata da loro. Mi hanno dato un motivo per cui vivere. Mi hanno dato il coraggio, la tenacia e la speranza. Sentivo forte che non c’erano più barriere tra noi e loro, ma che eravamo un noi”.
Questo è stato, infatti, uno dei momenti più speciali del tour… perché appena iniziato il concerto si sentiva una connessione forte, tanta empatia ed emozione. Sia per le detenute sia per le componenti del Gen Verde, è stato un momento unico che rimarrà nei loro cuori.
Guarda il video per sentire altre impressioni della band e delle donne del carcere, dopo il concerto (in italiano – con sottotitoli disponibili in inglese, tedesco, spagnolo e portoghese):
Ancora tanta vita…
La Germania ha avuto ancora tanti bei momenti da vivere: sia nel concerto acustico di Garrel, sia nel concerto full-band a Schwerte, non sono mancate le emozioni, come quando, al suono di “We Choose Peace”, tutti si sono alzati in piedi per cantare e applaudire.
Infatti, questo brano continua a risuonare in modo speciale in ogni concerto, specie nei Paesi più vicini all’Ucraina… come a Cracovia, dove sono state parte dell’incontro internazionale di “socioMovens”, una rete sociale giovanile dell’Europa centrale e orientale. Anche lì la band internazionale ha realizzato lo “Start Now Workshop Project” insieme ai circa 100 giovani dell’Ucraina, del Kazakistan, della Polonia, della Romania, della Croazia e dell’Ungheria, che hanno partecipato al progetto.
Ma questo non è tutto. Il viaggio ha avuto ancora 2 tappe: la prima a Prešov, all’est della Slovacchia – a soli 122 km dalla frontiera con l’Ucraina. In questa bellissima e accogliente città la band internazionale ha fatto ancora una volta lo “Start Now Workshop Project” insieme a circa 160 giovani, dei quali 50 da Kyiv, Ucraina.
“Prima di venire non sapevamo bene a cosa andassimo incontro. All’inizio non volevamo neanche uscire da noi stesse… poi nei workshop abbiamo scoperto che tutti avevamo tanto in comune, anche se non ci conoscevamo o non potevamo capirci per le lingue diverse. Così abbiamo scoperto che ognuno di noi ha una piccola luce dentro di sé, nonostante portiamo anche la nostra oscurità. Questa esperienza è indimenticabile: la porterò con me per il resto della mia vita”, hanno detto Alžbetka e Elishka (Slovacchia) due giovani ragazze che hanno partecipato ai workshop.
Il tour europeo si è concluso in Repubblica Ceca, con “Meet Gen Verde”, nella cornice dell’“Incontro Nazionale dei Giovani 2022” a Hradec Králové (CSM 2022 HK) dove il 10 e 11 agosto la band ha incontrato giovani di diverse nazionalità realizzando programmi e laboratori artistici, oltre a suonare, cantare e raccontare alcune delle loro esperienze di vita e avere dei momenti di dialogo.
Ecco una sintesi di questo tour di 42 giorni. 4 Paesi, 8 città, 4600 km percorsi, 3 “Start Now Workshop Project”, 4 “Gen Verde in Concert”, 2 “Gen Verde Acoustic”, 4 “Meet Gen Verde”, altri workshop con i giovani e un’infinità di momenti che resteranno nei cuori di tutto il Gen Verde: costruire un mondo di pace, avere il coraggio di crederci, sperare ancora, è possibile. In queste settimane per le strade d’Europa la band ha incontrato tanti e tanti che vivono e lottano per un mondo più giusto per tutti.
Prima di fare un piccolo stop estivo, la band andrà ancora in Sardegna, Italia, per due concerti acustici, il 17 agosto a Tortolì e il 18 agosto a La Caletta.
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